Żyrardów – La città è nella provincia di Mazovia sulla distesa del fiume Pisia Gągolina. La storia della città comincia nel 1833 quando fu spostata la fabbrica del lino dal villaggio di Ruda Guzowska, appartenente al conte della famiglia Łubieńscy. La filatura meccanica del lino è stata organizzata da Filip de Girard, su richiesta del governo reale polacco. Nel 1845 a Żyrardów iniziava a passare la ferrovia di locomotive a vapore sulla rotta Varsavia-Vienna. Nel 1857 la fabbrica è stata comprata dai Karol Hielle e Karol Ditrich che si occuparono dell’ingrandimento della fabbrica e della città. Così è stato costruito il quartiere per gli operai con lavanderia, ospedale, scuole, orfanotrofio, club d’incontro, alcune chiese cattoliche e una protestante. Nel 1939 stazionarono nella città i soldati tedeschi. Vi si trovava un campo di passaggio per i prigionieri polacchi; come pure il ghetto per gli ebrei, portati poi nel ghetto di Varsavia, quindi nel campo di concentramento di Treblinka, dove furono sterminati. Nel tempo dell’occupazione nazista, erano molto attivi qui gli organismi clandestini dei partigiani. La città di Żyrardów è stata liberata nel 1945. Nel 2012 il presidente della Polonia ha riconosciuto il quartiere della fabbrica di lino come Monumento Storico. Questo Monumento è una testimonianza della storia secolare della produzione del lino e dei suoi legami con l’economia di tutta la Polonia di allora. La zona è uno dei primi centri urbanistici in Polonia con un’interessante architettura.
Il beato Boleslao Papczyński (1631-1701) è nato a Podegrodzie vicino a Nowy Sącz. Era il più piccolo di otto figli. Già in giovane età si distingueva tra i fratelli per la sua forte devozione. Da piccolo, durante i giochi costruiva altarini, organizzava processioni sul modello di quelle viste in chiesa. Crescendo, maturò in lui la devozione alla Divina Provvidenza, alla Passione del Signore, all’Eucaristia e alla Santissima Immacolata Vergine Maria. Studiò nelle scuole dei Gesuiti e degli Scolopi; entrò quindi dai Padri Scolopi e svolse il suo ministero a Varsavia come educatore dei giovani. Era anche un apprezzato confessore. Dieci anni dopo, nella foresta Korabieniecka (ora Foresta Mariana vicino a Żyrardów) ha fondato la prima comunità religiosa dei Sacerdoti Mariani. Nel 1683 proprio in questo posto si è fermato per riposare re Giovanni III Sobieski, mentre era in cammino verso la guerra contro l’Impero di Ottomano, sotto Vienna.
La beata Marcelina Darowska (da suora: Maria Marcelina dell’Immacolata Concezione della Santissima Vergine Maria, 1827-1911) è nata a Podole. Da giovane aiutava i genitori in campagna e insegnava la catechesi ai bambini, nelle case del villaggio. Non dimenticava mai gli ammalati. Su richiesta del padre, si sposò a 22 anni ma, subito dopo la morte del marito e del figlio, partì per Roma e fece un voto privato di castità. Qui, insieme a Giuseppina Karska, fonda la Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione della Santissima Vergine Maria. Come superiora della congregazione il suo impegno era rivolto in particolare all’istruzione e all’educazione dei giovani: aprì scuole, convitti e laboratori di filatura per le ragazze. A sua richiesta fu scolpita la statua della Madre di Dio di Jazłowiec, famosa per le grazie che le vengono attribuite. Dopo la seconda guerra mondiale, questa statua fu trasportata a Szymanów.
San Giovanni Bosco (1815-1888), è nato a Becchi di Castelnuovo d’Asti (Italia). Era un giovane di eccezionale memoria e con grande capacità di raccontare le storie. Da ragazzo organizzava in casa incontri di preghiera, durante i quali ripeteva le omelie ascoltate durante la messa. Fu ordinato sacerdote il 5 giugno 1841. Esercitava il suo ministero soprattutto tra i poveri: gli affamati, gli ammalati, i prigionieri, ecc. Si indirizzò decisamente all’apostolato verso i giovani poveri: raccoglieva intorno a sé i ragazzi, li aiutava a trovare un lavoro, e organizzava per loro le escursioni e il tempo libero. Nel 1844 ha aperto il primo oratorio per i giovani. Nel suo contatto con i giovani ha dato vita ad un sistema educativo chiamato sistema preventivo. Questo sistema si poggia sopra la ragione, la religione e l’amorevolezza, che sono gli elementi educativi fondamentali; questi si articolano poi in mezzi e metodi che si esprimono nello spirito e nello stile della “famiglia”, in un clima serio ed impegnato, sempre temperato dalla spontaneità, dalla gioia, dall’attività individuale e di gruppo, protetta e promossa dalla presenza continua degli educatori e dalla loro assistenza. L’anno 1854 don Giovanni Bosco ha fondato la Società di San Francesco di Sales (Salesiani). Nel 1872 ha dato vita alla Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Suore Salesiane). Nella diocesi di Łowicz i sacerdoti salesiani hanno due case religiose: a Żyrardów e a Kutno Woźniaków.
Borgata fabbrica a Żyrardów – è un modello esemplare dell’organizzazione territoriale di un centro industriale del XIX secolo, riconosciuto come Monumento della Storia. Gli stabilimenti di lino erano i più grandi in Europa. Le caratteristiche costruzioni, fatte di mattoni non intonacati, fanno di Żyrardów un unico complesso urbanistico-architettonico, e nonostante la cessazione della produzione di lino, mantengono il carattere tipico della borgata operaia.
Santuario della Madre di Dio Jazłowiecka a Szymanów – chiamato così per la statua della Madre di Dio Jazłowiecka portata dal convento di Jazłowiec nel 1946, da cui le Suore Niepokalanki sono state espulse dai Russi. La statua della Madre di Dio, piena di maestà, splendore e raccoglimento, esprime la castità verginale e il dono della maternità.
Chiesa parrocchiale della Madre di Dio Consolatrice – edificio neogotico di monumentale facciata con due torri. L’interno della chiesa è abbellito dagli altari, dal coro con l’organo, dall’antico ambone, delle stazioni della Via Crucis e dalle stupende vetrate – una parte di esse sono state progettate da Giuseppe Mechoffer.
Santuario della Santa Famiglia a Miedniewice – la storia del santuario, nel quale è venerato il quadro della Madre di Dio della Santa Famiglia (la Signora di Mazovia), inizia verso la fine del secolo XVII. Dal 1675 fino a 1825 sono stati contati 433 miracoli e grazie straordinarie, descritte nei libri del convento. Attualmente i francescani si prendono cura del santuario. A Miedniewice si trova il convento delle Suore Clarisse.
Palazzo a Radziejowice – palazzo di stile neoclassico, insieme con il parco che lo circonda, nel tempo ha ospitato numerose persone celebri: Zigismundo II Waza, Wladislavo IV, Giovanni III Sobieski (re polacchi), letterati e artisti tra i quali: Henryk Sienkiewicz, Giuseppe Chełmoński, Jerzy Waldorff. Attualmente è un luogo dedicato all’arte. Nel palazzo si organizzano concerti, spettacoli teatrali e pitture all’aperto.
Convento di San Michele Arcangelo nella Foresta Mariańska – è la culla e il più antico convento in Polonia della Congregazione dei padri Mariani dell’Immacolata Concezione di Maria Vergine, fondato nel XVII secolo da b.Stanislao di Gesù e Maria Papczyński. Era il luogo dove sostava il Re Giovanni III Sobieski, mentre marciava su Vienna nel 1683.
Paweł Hulka-Laskowski (1881-1946), attivista polacco, scrittore, pubblicista e traduttore. È nato a Żyrardów e qui ha trascorso la gioventù. È stato il fondatore del primo giornale operaio: L’Eco di Żyrardów. Traduceva nella lingua polacca opere di autori come Jonathan Swift, James Fenimore Cooper, Emst Kretschmer, Emil Ludwig, Roger Martin du Gard. La più celebre opera tradotta è il romanzo Il buon soldato Sc’vèik di Jarosłav Hašk.
A metà del XIX secolo, nel villaggio Boczki vicino a Łowicz è nato Giuseppe Mario Chełmoński (1849-1914), famoso pittore rappresentante del realismo. Ha studiato nella Scuola di Disegno a Varsavia e nello studio di Adalberto Gerson. Ha anche approfondito i suoi studi all’Accademia di Monaco. Viaggiò in tutta Europa e alla fine si stabilì a Kuklówka vicino a Radziejów, dove acquistò una casa. Chełmoński dipingeva prevalentemente natura, mostrandone la fisionomia con grande autenticità. Tra i suoi lavori, si trovano quadri dedicati alla campagna polacca e ucraina. Le opere più famose da menzionare sono: Le gru, L’estate di San Martino, La quadriglia, Le cicogne. A Radziejowice è possibile visitare la mostra con alcuni lavori dell’artista.