Kutno – Città nella Polonia centrale, nella provincia di Łódź, sul fiume di Ochnia. Kutno appartiene alle antiche borgate. Il suo nome appare per la prima volta nel 1301. Nel 1386 Kutno ha acquistato il privilegio di villaggio di mercato e nel 1432 i diritti della città. Grazie alla ferrovia cosiddetta: “la strada di ferro tra Varsavia e Bydgoszcz” (1862), la città si è sviluppata come centro economico-commerciale. Dal 9 al 12 settembre 1939 si è svolta a Kutno la “Battaglia sul fiume Bzura”. Negli anni 1940-1942 fu creato qui il ghetto degli ebrei. La città grazie alla sviluppata rete stradale e ferroviaria, favorisce l’economia. Nel 1996 vi sono stati organizzati i Campionati internazionali di baseball. Da quel momento la città è diventata una famosa sede del Centro Europeo della Piccola Lega di Baseball.
Il beato don Michał Oziębłowski (1900-1942) era uno zelante apostolo dei poveri, e uno stretto collaboratore di don Michał Woźniak, nella parrocchia di Kutno. Dopo l’entrata dei tedeschi nella città, don Michał non ha voluto usufruire della possibilità di fuggire, ma ha continuato a dedicarsi al lavoro pastorale. Per questo è stato portato nel campo di concentramento di Dachau. Anche se ha subìto torture e fame, ed è stato sottoposto a pesanti lavori, fino alle ultime forze ha servito i compagni prigionieri, dando testimonianza di grande amore a Dio e al prossimo.
Nelle vicinanze di Kutno è situato un villaggio dove sorge il convento dei Padri Salesiani. Si chiama Woźniaków. Il nome è preso dal cognome del beato don Michał Woźniak (1895-1941). Fin dai primi momenti del sacerdozio, don Michał si è dimostrato uno zelante pastore e animatore dei giovani. Molto dedito al lavoro per i poveri e i senza tetto, sia giovani che adulti. Per la sua misericordia e il suo impegno verso gli abbandonati, i Salesiani ricevettero un podere sono sorte una cappella e una scuola. Durante l’occupazione hitleriana, il beato don Michał era parroco nella chiesa di San Lorenzo a Kutno. È stato arrestato dai tedeschi e portato nel campo di concentramento di Dachau, dove è morto.
Castello a Oporów – in stile gotico-tardivo, sede dei “cavalieri di difesa”. L’edificio è circondato da un parco panoramico. Nel castello si trova il museo con l’esposizione degli interni della corte. La collezione raccoglie opere di pittura, scultura e arte artigianale dal XVI secolo fino al XX. A poca distanza dal castello è situato lo storico complesso conventuale dei padri Paolini Bianchi. Il santuario in stile gotico è sorto nella prima metà del XV secolo.
Santuario della Madre di Dio Głogowiecka a Głogowiec – si trova nella chiesa gotica di Sant’Adalberto. La chiesa in muratura esiste dal XV secolo, in precedenza la costruzione era di legno. In questo posto, durante il periodo comunista, si svolgevano incontri clandestini, non autorizzati dal regime, Messe patriottiche e manifestazioni. Qui è nata la prima “Via Crucis della sofferente nazione polacca”.
Chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Kutno – l’attuale santuario è stato posto sul luogo dell’antica chiesa gotica. Il parroco di questa parrocchia è stato negli anni 1923-1942 don Michele Woźniak, e il viceparroco don Michele Oziębłowski. Tutti e due sono stati uccisi nel campo nazista di Dachau, e beatificati da Giovanni Paolo II nel 1999 insieme ad altri 108 martiri.
Vicino a Żychlin, nel villaggio Trębki, è nato Andrea Giulio Małkowski (1888-1919). Fu uno dei padri dello scoutismo, teoretico e istruttore di scout. Il suo accostamento allo scoutismo avvenne a causa della punizione che ricevette di tradurre un libro di Robert Baden-Powell: Scouting for Boys. Subito cominciò a far conoscere lo scoutismo come un nuovo efficace metodo educativo, grazie al quale la gioventù polacca poteva rinascere. Nel suo impegno, Małkowski non insegnava solo il buon comportamento ma anche l’amore alla patria, e preparava così gli scout alla battaglia per la sua difesa.